Neurosis urbana



Neurosis: Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico (cioè psicogeni), per lo più di decorso cronico, che si estrinsecano con diversi sintomi, per es. ansia, paure, coazioni, sintomi isterici, e con diverse caratteristiche, per es. inibizione, insicurezza, labilità emotiva, conflittualità interiore.

Battezzare il proprio gruppo Nevrosi è un buon manifesto d’intenti. I Neurosis nascono dalle ceneri di un fermento musicale, quello hardcore/metal californiano, in crisi definitiva. Agli inizi dei ’90 l’hardcore si stava cristallizzando diventando un genere come tanti, più o meno commerciabile e il metal accelerava esasperando gli aspetti orrorifici con il successo del Death e del Black scandinavo. La fenice che i nostri evocarono fonde punk e heavy metal con sonorità new wave, industriali, persino folk grazie all’uso di archi, cornamuse e corni. Disco dopo disco si avvicinarono a quello che vent’anni prima sarebbe stato un concept album, focalizzando le canzoni fino ad arrivare al continuum di Enemy of The sun. Il tema era sempre il lato oscuro dell’America, il rovescio delle stelle e strisce, a fare da protagonista della vena musicale dei Neurosis, direttamente dalla California, in particolare dalla città di Oakland, di vocazione operaia. Proprio qui si genera la musica dei Neurosis, imperniata su un dissenso personale, che si allarga e diventa pienamente sociale. Già come faceva il metal, con il suo messaggio di orrore, i Neurosis continuavano secondo questo intendimento, ma con la facoltà di trasporre questa emozionalità dal piano personale a quello collettivo.

Lexicon

Burnt eyes

See – sick – eyes – on – off – broke – dry – trigger- lexicon
Relentless dreams
Don’t even leave
Realities without home
So stick back, ever blind

Shot on the run
Never to return

Taste – dirt – know – on – off – stand – blood – lied – lexicon
They know no other
You leave more cancers than you have yourself, yourself

Stoned

Water – scar – flesh – on – off – watch – will – used – lexicon
Spite of the land
We are beckoned now
Without end

Severed interaction
They know no other
Stoned! Stone him! [in the background as song fades out]

In molto hardcore e metal i testi erano quasi inintelligibili data la foga parossistica caratteristica dei generi. Era paradossale, si dava una grande importanza al messaggio, politico o esistenziale ma passava spontaneamente soprattutto la rabbia, la frustrazione e l’orrore. In canzoni come questa, invece, la forma e la sostanza si compenetrano e si sostanziano a vicenda, alcune strofe sono più comprensibili di altre ma non v’è traccia del testo nel libretto.
L’incomunicabilità è esplicitata dalla inintelligibilità del cantato. Era difficile comunicare tra individui in piena modernità, ai nella Oakland di Jack London, quando la società cominciava ad istruirsi; nel 1993, in un’area multirazziale come quella della baia di San Francisco, con un miscuglio di individualità provenienti da culture diverse, era ancora più difficile, altro che dizionario sarebbe servito, Lexicon, appunto. Se il rock duro, fin dalla fine dei sixties, non aveva mai smesso di essere il veicolo privilegiato per la rappresentazione dell’energia e dell’eccesso giovanili, con i Neurosis prende direzioni nuove, s’inoltra nelle sterminate periferie urbane dove è difficile riconoscere volti amici e fidarsi del prossimo. Le ritmiche tribali, il cantato che passa dal latrare al grido disperato, le melodie cupissime riescono a creare un atmosfera oppressiva ed ansiogena, la rappresentazione delle angoscie di un giovane californiano all’alba del 2000, quando il futuro non sembrava roseo e non rimaneva che un oscuro scrutare.