Lo skatepunk dei Pennywise

Anche in Italia verso la fine degli anni ’80 cominciarono a spuntare
piste per skateboard. Spesso erano costruite dagli skaters stessi, a
volte i comuni mettevano a disposizione i parcheggi delle piscine che
d’un tratto cominciarono ad assomigliare a quelli dei centri
commerciali americani visti nei film. Altra novità per un ragazzo
dell’epoca era la musica che s’irradiava dall’immancabile
radioregistratore a batterie sistemato in cima ad una delle due rampe.
L’insieme aveva una sua logica, gettarsi da una rampa di due metri e
mezzo sopra una tavola a rotelle sembrava qualcosa di assolutamente
autodistruttivo così come il punk/metal distorto che usciva dagli
altoparlanti. Non che l’inglese fosse masticato da molti, figuriamoci,
quello cantato o peggio urlato e mixato alle chitarre del tipico brano
hardcore. Poi vennero i Pennywise e ci insegnarono l’arcano idioma,
finalmente la voce era mixata in evidenza sopra le chitarre e i testi
sembravano tanti slogan con significati che un adolescente poteva
cogliere…


Fin dall’inizio dei tempi i bambini hanno trovato modi creativi di
costruire mezzi di trasporto personale. Nei primi tempi i cavalcavano
capre o pony.  Altre volte avrebbero costruito zattere o galleggiato
su tronchi e sarebbero andati ad esplorare i corsi d’acqua locali. In
inverno avrebbero costruire slitte e per scivolare giù per le piste
ghiacciate. Tutto questo fa parte del meraviglioso mondo del ”Do It
Yourself”. Nei tempi moderni i bambini hanno le bici, scooter e
roller-skate. Ma uno dei più influenti di tutti è lo skateboard.

All’inizio del XX secolo, le biciclette erano estremamente popolari, i
pattini a rotelle erano una valida ed economica alternativa. Tuttavia
i pattini erano piccoli e di scarsa qualità, quindi non era raro che
uno si rompesse. I ragazzi tagliarono a metà e inchiodarono ogni carro
con quattro ruote all’inizio e  alla fine di una tavola di legno. Poi
avrebbero montato una cassetta da frutta come manubrio per ottenere
uno scooter di fortuna. A volte li avrebbero guidare senza cassetta di
frutta. Questo, in sostanza, fu il primo skateboard.  Questo ebbe
enorme importanza negli anni a venire. Questi semplici scooter
fissarono le basi per una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre
la nostra cultura.

Cent’anni dopo, fare skate è diventato soprattutto una questione di
stile ma lanciarsi giù da una collina ai cinquanta all’ora su una
sottile tavola di legno è ancora una sensazione che può svoltare in
meglio la giornata più nera. I Pennywise erano la colonna sonora
ideale durante le scorribande nelle infinite lingue d’asfalto
californiane…