Kina, da Aosta ai centri sociali d’Europa

89_00I Kina fuoriuscivano dalla provincia più periferica ci si potesse immaginare, Aosta. Scambiandoci due parole dopo un concerto alla Scintilla a Modena, ti sembrava, al confronto, di vivere in una metropoli; era l’inizio degli anni novanta ed eravamo in uno spazio autogestito. Da quando la polizia cercò di sgomberare e demolire il Leoncavallo nell’89, i Centri Sociali balzarono all’onore delle cronache e i media iniziarono a parlarne come centri di cultura e non più come discariche sociali. Questo fece molto onore a tutte le entità che vi erano coinvolte e rendeva giustizia ad anni di storia del movimento antagonista.

91_10I media resero giustizia, ma forse crearono un mostro: il centro sociale egocentrico. Da anni i Kina erano parte attiva di un movimento che stava cercando di creare un nuovo modo di rapportarsi con l'”arte” e la sua gestione e hanno sempre vissuto questa attività come un qualcosa di molto importante e di globale. Globale significa che tutti quelli che ne fanno parte non sono e non possono essere passivi fruitori o datori semplici di prestazioni ma DEVONO essere parte integrante di un progetto molto più grande della loro attività specifica. Teoricamente non dovrebbe essere possibile che un gruppo suoni in un C.S.A. con il medesimo atteggiamento con cui suonerebbe in un club e parimenti un C.S.A. non dovrebbe trattare un gruppo come semplice musicista, come farebbe un club. Raramente è così. C’erano artisti che in modo più o meno esplicito utilizzavano il supporto C.S.A. per avere un look più trasgressivo, per poi fuggire alla grande in club e C.S.A. che dal canto loro a volte facevano suonare qualunque gruppo per raccattare i soldi per poi farsi i fatti loro. In questo caso l’inizio non può che essere la coerenza ma anche la capacità di guardare il mondo da più punti di vista. Il C.S.A. ha sempre un disperato bisogno di denaro perchè per definizione non prende soldi da Stato e robe simili ma da chi ci va a bere e a vedere concerti. Il concerto diventa quindi una delle principali fonti di sostentamento del C.S.A., è il suo punto di forza, perché è durante gli spettacoli che la maggioranza della gente ci va e quindi entra in contatto con la proposta politico/sociale.

93_03E il gruppo? Ipotizzando che si tratti di un gruppo mediamente coerente, che si fa la maggior parte dei concerti in C.S.A. e situazioni affini (Centri di Documentazione,feste organizzate da collettivi, occupazioni estemporanee ecc.ecc.). Gruppi così, entità per lo meno di pari dignità rispetto ad un collettivo, ce ne sono parecchi in giro per l’Europa, i Kina erano uno di questi e vivevano sulla loro pelle una delle idiosincrasie irrisolte del circuito underground: alle più che legittime richieste di finanziamento di un C.S.A. spesso confliggono le altrettanto legittime richieste di finanziamento dei gruppi. Abitualmente le band che suonavano nel circuito autogestito uscivano a volte per poco più a volte per poco meno del costo del loro viaggio. Questa prassi depauperava i gruppi di energie e risorse essenziali per un loro sviluppo coerente. Non era eticamente accettabile che i gruppi firmassero per grosse etichette o per lo meno per etichette non propriamente alternative? O.K. allora era indispensabile dare la possibilità al gruppo di autofinanziarsi con la sua attività principale : i concerti. Era difficile accettare che chi suonava in un certo modo in certi posti avesse una sua dignità politica per lo meno pari a quella di chi gestiva uno spazio, una diatriba che non ha mai trovato una soluzione.

90_02Le trasformazioni avvengono sempre dal basso, dal piccolo, dal meno in vista. Da qui, si propagano, come le radici, nelle piante: attecchiscono. Così i Kina, nella scena locale, piena Val d’Aosta, fanno sentire la loro voce: dissenso e cultura, fusi in una musica, che emerge e parla dalla scena underground. I CSA a supporto dei Kina, che performano live proposte politico-sociali con energia e convinzione. Una musica che vuole parlare e raggiungerci anche oggi, qui, oltre le barriere ideologiche antagoniste, forti di un messaggio artistico e musicale di lotta e coraggio.

http://www.frontiera-kina.org/kina/index.html