L’epica fuorilegge di Nick Cave



Dopo anni di furia nichilista anche il re inchiostro aveva incontrato la redenzione tramite la tradizione. In particolare le ballate folk, uno dei riferimenti alla cultura popolare che il punk aveva rifiutato con disgusto nel suo impeto futurista totalizzante. Cos’era accaduto? Un improvviso ravvedimento ascoltando qualche vecchio disco di Johnny Cash? Una crisi d’identità da fine adolescenza tardiva? Se il punk era stato un fenomeno moolto adolescenziale, pieno di furia, ostentazione tipicamente maschile e sovversione dei valori sociali accettati, il Nick Cave cantante dei Birtday party ne era intriso. Il 1988 fu un anno di svolta per il nostro, ripulitosi dai soliti abusi da rockstar in una delle città per rifugiati per antonomasia, Berlino, non rinnegava però le sue radici e le sue ossessioni. Mi sono sempre chiesto da dove gli venisse quella sua ossessione per spostati, assassini, traditori, banditi, erano tematiche da vecchio west, da film di John Ford, cosa c’entrava l’Australia…

Anche Nick Cave era cresciuto in un’ex cittadina di frontiera, anzi proprio nella zona dove l’ultima banda di banditi australiani, chiamati bushrangers, era stata sterminata, Wangaratta. A differenza dei fuorileggi americani, epicizzati da infiniti prodotti hollywoodiani, i bushranger caddero nel dimenticatoio dopo che, negli anni dieci, il governo australiano vietò la produzione di film su di loro. La frontiera era ancora tangibile, in Australia, a differenza che negli states, e non aveva bisogno di essere propagandata come mito fondante di una nazione ancora parzialmente da assogettare. Originariamente i Bushranger erano i primi evasi che riuscirono a sopravvivere nei boschi della contea di Victoria, derubando i primi coloni civili di quanto serviva loro: cani da caccia, fucili, cavalli, bestiame. Era pura sopravvivenza in condizioni estreme, in lande prive di civilizzazione, dove l’agricoltura aveva appena fatto la sua comparsa, questo fu l’inizio della loro epopea, presto confluita in canzoni e racconti della tradizione popolare. Le colonie penali inglesi, spesso piene di ribelli cattolici irlandesi, promettevano alla meglio lavori forzati nelle miniere o nella costruzione delle ferrovie. Anche una volta rilasciati ad una vita “civile”, le condizioni di vita coloniali non erano certo appetibili: la natura da domare, gli aborigeni da combattere e le farm da impiantare ex novo. Così, anche alcuni degli ex condannati, decisero coscientemente di abbandonare quello stile di vita per darsi alla macchia. Era un po’ un uscire dal sistema che non poteva non solleticare la fervida immaginazione di un precoce outsider come Cave, allergico al sistema educativo anglosassone e cresciuto nel mito di uno dei bushranger più famoso: Ned Kelly.

nedk0074_240wQuest’ultimo non era proprio uno stinco di santo nonostante la sua fama popolare ne facesse una specie di Robin Hood. Di origini irlandesi, era fermamente convinto che i suoi compatrioti deportati fossero un credito alla loro terra in quanto morti in catene piuttosto che vissuti sotto il giogo inglese, a tal proposito scrisse anche un manifesto di rivendicazioni che tentò di pubblicare. La sua popolarità ebbe un ché di mitologico presso i poveri contadini; fin dalla sua giovinezza, che spese per intero lottando contro la polizia e i ricchi allevatori, era dipinto come un eroe popolare, costretto ad ogni mezzo dalle dure condizioni di vita coloniali. La sua cattura sembra uscita da un fumetto di Tex, con la sua banda circondata in un pub preso d’assalto e bruciato dalla polizia e Ned sopravvissuto grazie all’armatura di ferro che si era fatto costruire, come in un film di Sergio Leone. Ned Kelly e gli altri componenti della sua banda non erano deportati anche se spesso ne erano figli, eppure scelsero il bush pur di evitare il Sistema, trasvalutando la natura, da ostile complemento carcerario inglese a luogo identitario, in pratica abbandonarono definitivamente la Gran Bretagna per l’Australia.

PolicemanWearingKellyArmour

http://www.australia.gov.au/about-australia/australian-story/ned-kelly

http://www.independent.co.uk/news/people/profiles/nick-cave-devils-advocate-350562.html