Sepultura, furore dal Brasile post dittatura

  • 1984: I Sepultura vengono fondati a Belo Horizonte
  • 1985: La giunta militare brasiliana collassa, Tancredo Neves è il primo presidente civile eletto in ventun’anni
  • 1986: I Sepultura incidono il loro primo album Morbid visions e muovono a Rio
  • 1987: L’inflazione brasiliana è del 338%, incisione di Schiozophrenia

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Abbiamo ascoltato l’heavy metal e il black metal e abbiamo scoperto che tutto in Brasile era merda. Non ci piace nè la samba, nè il rock brasiliano, non ci è mai piaciuto tutto quello schifo. (Andreas Kisser, chitarrista dei Sepultura)

1988: Lo sterminio dei bambini di strada in Brasile si verifica soprattutto nelle grandi città come Rio de Janeiro , Sao Paulo, Salvador e Recife. Il fenomeno dei bambini di strada fornisce una drammatica immagine dei paesi del Terzo Mondo, specialmente in latino America. Questi bambini di solito vivono nelle baraccopoli di quartieri urbani che si moltiplicano.

Le disuguaglianze sociali rappresentano il dramma della società brasiliana. In questi anni, anche nelle regioni più ricche del Sud del Brasile, il 12% della popolazione stenta a sopravvivere (le percentuali aumentano vertiginosamente nelle regioni del nordest). I tassi di criminalità crescono e la risposta delle classi medio-alte è la difesa (retoriche e provvedimenti repressivi) e la distanza (in questi anni nascono le abitazioni di alta sicurezza sul modello delle gated community). Così la paura del crimine, il moltiplicarsi di bambini di strada e il timore dei piccoli furti a cui in alcuni casi sono costretti a ricorrere per sopravvivere, rinforza l’idea di classi inferiori pericolose minaccia per le classi medio-alte. Tra gli episodi di repressione più estremi si ricorda lo “sterminio della Candelária”, il 23 giugno del 1993. La polizia militare attacca cinquan ta ragazzini che dormono uccidendone sette.

Il fenomeno dello sterminio dei bambini di strada è il risultato di una collaborazione tra gli squadroni della morte, l’omissione e la mancanza di difesa dei bambini da parte dello Stato, così come l’indifferenza della società civile in relazione al problema. Se negli anni ’20 e ’30 erano principalmente gli anarchici e poi i comunisti, durante il regime militare tutti coloro che si opponevano sono diventati i “nemici della società” e quindi soggetti a forte repressione. Negli anni ’80, i bambini di strada costituiscono ormai questo gruppo “pericoloso” soggetto a controllo sociale con modalità che arrivarono all’eliminazione fisica.

“All’inizio la gente era stupita, quasi sconvolta… Ci facevano domande incredibili a proposito del Brasile, pensavano che ci fossero elefanti per le strade o stronzate del genere, perchè, evidentemente non ne sapevano un cazzo… Poi le cose sono cambiate, lentamente; l’interese su di noi e sui posti da dove venivamo si è approfondito, hanno cominciato a chiederci degli squadroni della morte, dello stato dell’economia, della situazione dei giovani” (Max Cavalera, cantate dei Sepultura)

Fin dall’inizio c’è qualcosa che rende questa band speciale alle orecchie e agli occhi di molti, la passione, la rabbia, la voglia di emergere, di pari passo con la voglia di non perdere i contatti con la loro patria, il Brasile. I componenti del gruppo, pur provenendo da famiglie benestanti, non hanno mai avuto un’immagine patinata, tatuaggi e dreadlock, scontati nel 2013, erano poco diffusi, soprattutto in ambito metal nel 1989. La consapevolezza di Max Cavalera, autore dei testi, c resce grazie anche al nomadismo necessario per arrivare ad esibirsi in ogni parte del mondo. L’iniziale rabbia apocalittica, tipica del trash e del death metal del periodo va dileguandosi, sostituita da temi maggiormente politici, una novità in un paese appena uscito da più di due decenni di dittatura militare. Dal primo album, canzoni come Anticop o C.I.U. : Criminals In Uniform indicano un rifiuto della gerarchia stabilita e un forte sentimento anti-forze dell’ordine. Il fatto stesso di suonare musica heavy metal, mentre la repressione della polizia è forte, è in qualche modo una forma di azione politica.

Ma è stato dall’album Chaos AD, che segna una svolta verso il metalcore, un sottogenere dalla musica punk altamente politicizzato e di protesta, che i testi della band diventano più sociale e consapevoli, soprattutto per quanto riguarda il Brasile. Consapevole del pericolo che comporta, Max Cavalera ha dichiarato nel 1991 che “I Sepultura tengono aperti gli occhi della gente, attraverso le parole delle loro canzoni ma devi andare in tv per trasmettere quello che dici. E’ sempre pericoloso farlo in Brasile, perché se alla gente non piace quello che stai dicendo, ti uccideranno “. Murder nella canzone dell’album Arise, dipinge un ritratto della società brasiliana, tra la violenza, il razzismo, la repressione della polizia e le condizioni disumane di detenzione dei prigionieri.  Il video per la canzone Territory mostra le proteste e i combattimenti urbani in Palestina, Irlanda del Nord e in Brasile. La canzone Kaiowas è dedicata a una tribù di indios che hanno commesso un suicidio di massa per protestare contro espropriazione della loro terre.

L’assenza di democrazia dimostra che la società brasiliana si basa su relazioni sociali fortemente gerarchiche, che danno origine a una cultura politica segnata dal discredito. Ciò significa che si sviluppano tutta una cultura del ironia e perfino del cinismo, nessuno ignora che la legge si applica solo ad alcuni. Non sorprende quindi che la società regoli i propri conti con i criminali provenienti da classi subalterne, senza una preoccupazione per i diritti fondamentali degli stessi. Le torture, le punizioni corporali, l’esecuzione pura e semplice dei ladri, il semplice arresto di “sospetti” in qualsiasi momento della notte, rappresentano una pratica costante e abituale della polizia in Brasile, soprattutto nelle favelas o nei luoghi in cui i soggetti colpiti sono le fasce più deboli, meno protette, più povere. La retorica nascente in questi anni del Brasile paese “in ascensione”, dimentica di fare i conti con una società drammaticamente segnata da gerarchie e disuguaglianze sociali, che negano a moltissimi condizioni di vita dignitose.